La telemedicina è l’insieme di tecniche mediche e informatiche che permettono di curare e fornire servizi sanitari a un paziente non fisicamente presente e sarà applicata per la prima volta al reparto geriatrico di Avezzano. Grazie all’uso di applicazioni specifiche e componenti esterne presenti sui cellulari, gli anziani potranno tenere sotto controllo la propria salute.
L’obiettivo del progetto avviato in Abruzzo dall’Azienda Sanitaria Locale 1 Avezzano Sulmona L’Aquila è quello di ridurre gli eccessi ospedalieri, garantire la continuità della supervisione medica e la tempestività degli interventi sanitari, così da migliorare la qualità dell’assistenza e abbattere, persino, i costi dei ricoveri ospedalieri. Tutto questo sarà possibile grazie alla telemedicina, insieme di tecniche mediche e informatiche che permettono di curare e fornire servizi assistenziali a un paziente non fisicamente presente grazie alla trasmissione a distanza di dati prodotti da strumenti diagnostici. L’avvio del programma è previsto fra due mesi e sarà applicato, inizialmente, sui pazienti del reparto di geriatria dell’ospedale di Avezzano, interessando anche il servizio di terapia del dolore domiciliare diretto dal prof. Franco Marinangeli. Sarà molto utile per monitorare le cure a domicilio delle sofferenze fisiche, con la possibilità di avere costantemente informazioni sulla condizione del paziente e introdurre, eventualmente, aggiustamenti nel percorso terapeutico.
«La verifica a distanza sarà molto vantaggiosa soprattutto nella gestione delle patologie ad alto rischio di riacutizzazioni, come bronchiti croniche e scompenso cardiaco, i quali costringono spesso a ricoveri ogni 2-3 mesi, con un’incidenza nel ricovero per acuti del 20-30%. La telemedicina migliorerà efficacia, efficienza e appropriatezza della prestazione sanitaria tradizionale ma non sostituirà il rapporto personale e di fiducia medico-paziente che resta fondamentale»: questa la dichiarazione del prof. Giovambattista Desideri, direttore del suddetto reparto ospedaliero. L’anziano potrà utilizzare specifiche applicazioni contenute nel proprio smartphone – insieme a strumenti appositi – per misurarsi la pressione arteriosa, la glicemia, il peso e la saturazione dell’ossigeno. Il dispositivo registrerà il valore rilevato e lo invierà in tempo reale al medico di famiglia o all’ospedale: questi ultimi, aprendo il file del paziente potranno avere informazioni sulla sua salute così da poter intervenire tempestivamente sulla terapia e prevenire potenziali crolli del quadro clinico o attuare il ricovero in ospedale nei casi più gravi. «L’uso di questi dispositivi ‒ sottolinea l’azienda in un comunicato ‒ non comporterà particolari difficoltà, poiché le operazioni di controllo a distanza avverranno in modo pressoché automatico».
Il nuovo tipo di controllo porterà grandi vantaggi, non solo al singolo individuo, ma anche alla sua famiglia e alla struttura ospedaliera. Eviterà, infatti, lo stress del trasferimento dalla propria abitazione all’ospedale qualora non necessario e le lunghe attese per essere visitato al pronto soccorso, evitando, quindi, anche il problema dell’affollamento dei posti letto dato che i ricoveri avverranno solo in casi gravi. È importante tenere presente, però, che la telemedicina non andrà a sostituire la prestazione sanitaria tradizionale, ma l’arricchirà cercando di migliorarla.
Martina Sacco
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