Qualcuno lo conosce perché è un pittoresco borgo medievale, qualcun altro per via della crisi del settore tessile che ha colpito l’economia del luogo durante gli anni Ottanta. E c’è, poi, chi invece conosce il paesino di Bécherel, che conta a stento 800 abitanti, per un primato incredibile nel mondo della cultura, consistente nella presenza nel Comune di ben 13 librerie: fra i vicoli di questa caratteristica località del dipartimento di Ille-et-Villaine, nella regione bretone, ci si può infatti aggirare fra moltissime case del libro, tutte diverse l’una dall’altra.
Non è un caso, quindi, che il sito ufficiale del posto la definisca la «Cité du Livre», ovvero la Città del Libro per eccellenza in Francia. È qui che ogni prima domenica del mese si allestisce una fiera dedicata a libri e lettori, è qui che in ottobre si organizza la Fureur de lire, iniziativa che ha per scopo l’esaltazione del positivo furore di leggere, ed è sempre qui che ogni anno, nel periodo di Pasqua, vede la luce un interessante festival consacrato agli amanti del sapere.
Un tale record di eventi e di punti vendita si deve proprio al tentativo di riemergere dalle nefaste condizioni di tre decenni fa, quando ai librai del nord del Paese venne chiesto di vendere alcuni dei propri volumi nelle bancarelle di Bécherel, per aiutarne il commercio morente. Da quel momento, tipografi, rilegatori, bibliotecari, calligrafi e altri esperti del settore si sono specializzati nel mestiere e hanno reso il piccolo centro una vera e propria attrazione internazionale, per chi è appassionato di rarità, di edizioni antiche o anche solo di affascinanti passeggiate in compagnia di titoli di ogni sorta e di laboratori vecchio stile in cui, nel secolo della tecnologia, si rende ancora onore alla carta stampata.
Eva Luna Mascolino
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